Il Museo Gaetano Filangieri si trova all’interno di Palazzo Cuomo, un edificio in stile rinascimentale con facciata in pietra bugnata. Il fiorentino Giuliano da Maiano lo costruì tra il 1464 e il 1490 per un ricco mercante, Angelo Como (o Cuomo). Fu venduto nel 1587 ed incorporato in un monastero adiacente. Nel 1881-82, durante il rinnovamento urbano di Napoli, l’intero edificio fu smantellato e spostato indietro di circa 20 metri per ampliare la strada. Per questo motivo è anche stato definito dal popolo partenopeo come “il palazzo che cammina”. Gaetano Filangieri Junior (1824–92), principe di Satriano inaugurò il museo nel 1888. Le truppe tedesche in ritirata nel settembre 1943 purtroppo distrussero gran parte della collezione. Da allora, le opere di altri siti napoletani furono successivamente incorporate per formare una nuova collezione. Vi sono esposte circa tremila opere tra dipinti, sculture, armi, porcellane, maioliche, mobili, abiti, una ricca biblioteca e un archivio storico. Al piano terra si possono ammirare asce, spade e katane orientali e europee; al primo piano, una collezione di porcellane di rara bellezza, coadiuvata da dipinti mitologici e da ritratti celebri.

Tra gli artisti con dipinti nel Museo Filangeri ci sono Jusepe de Ribera, Bernardino Luini, Fedele Fischetti, Francesco Solimena, Francesco Jerace, Lorenzo Vaccaro, Filippo Tagliolini, Gesualdo Gatti e Luca della Robbia.

Incastonato tra il complesso di San Severo, il Duomo e Spaccanapoli, è un gioiello nascosto della cultura napoletana. Un luogo incantato e antico che celebra i fasti e l’opulenza antica di Napoli.